L. Lanzoni, L. Rossetti, M.A. Prioli, C. Grillo,
P. Zardini
Ospedale Civile Maggiore, Verona
Di 402 pazienti in cui è stata posta la diagnosi di bicuspidia aortica, nel nostro Laboratorio di Ecocardiografia, 54 hanno età <18 anni ( 6.8 ± 5.4) e sono stati seguiti con un follow-up che varia da 3 mesi a 4 anni (follow up medio: 2 aa). Il rapporto maschi/ femmine è 4/1. Di questi pazienti è stata analizzata l'anatomia della valvola, definita come A( 78%) se la fusione è tra la cuspide destra e sinistra oppure come B(22%) se le cuspidi fuse sono la destra e la non coronarica. Nessun paziente presentava la fusione tra cuspide sinistra e non coronarica. L'associazione con coartazione aortica è stata riscontrata nel 25 % dei casi (14 pz) mentre in 8 pz (15%) è associata ad altri difetti cardiaci minori ( dia e div con scarso impegno emodinamico, prolasso valvolare mitralico e stenosi polmonare lieve). Si è analizzato poi l'eventuale vizio valvolare e la sua progressione nel tempo i cui dati sono evidenziati nella tabella.
Conclusioni: i nostri dati indicano che nelle maggior parte dei casi la bicuspidia aortica è una patologia valvolare benigna. Infatti nel 42% dei casi le valvole normofunzionanti, tali rimangono nel follow-up, così come i vizi valvolari lievi hanno la tendenza a una lenta progressione nel tempo.
La stenosi valvolare aortica emodinamicamente rilevente e' il vizio valvolare piu' comune nel neonato affetto da bicuspidia aortica e richiede un intervento correttivo precoce. Non è stata evidenziata nessuna differenza statisticamente significativa tra tipo e grado di vizio valvolare ed anatomia aortica.
P71